Se in passerella hanno sfilato abiti con stampe prese a prestito da ceramiche tradizionali, carretti istoriati e pupi siciliani neanche le scarpe, da Dolce e Gabbana, sono state da meno. Anzi, per essere notate in quel marasma di colori accesi e illustrazioni dallo spirito sanguigno bisognava che fossero altrettanto audaci.
Così si issano su zeppe che, come le sponde di un carretto o lo sfondo di una gloriosa avventura di Orlando, raccontano una ricca tradizione fatta soprattutto di colori squillanti, con il rosso e l’oro prevalenti.
Non mancano le proposte più basse, spesso con quel mezzo tacco di cui si parlava pochi giorni fa a proposito di Valentino, che però attingono alla tradizione dell’intreccio, visto anche sugli abiti come insolita crinolina contemporanea.
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